Nella storia della tipografia l’invenzione del carattere mobile è stato l’evento forse più significativo!
Con le tecniche di stampa precedenti (xilografica e calcografica) si incideva l’intera pagina su una matrice: era un processo lento e del tutto artigianale. Approssimativamente nel 1450 Johannes Gutenberg ebbe l’intuizione di fabbricare le matrici di ogni singola lettera dell’alfabeto, per poter stampare un qualsiasi testo combinando i caratteri mobili e quindi poterli riutilizzare per comporre in breve tempo altre pagine…
Gutenberg, nato e cresciuto a Magonza da ricca famiglia patrizia, apprende il mestiere dell’orafo ed ha la possibilità di confrontarsi con importanti figure del mondo intellettuale e di scoprire delle tecniche di fusione dei metalli e di creazione di punzoni.
Trasferitosi a Strasburgo porta avanti un suo progetto “segreto”: trovare un modo più efficiente e veloce per stampare libri e fascicoli usando dei caratteri mobili.
Gutenberg era un perfezionista: provò diverse leghe e metalli per i caratteri, vari tipi di carte, pergamene e inchiostri, e presse per la stampa. Queste sue ricerche erano anche molto costose…
Dopo aver trovato dei soci finanziatori, nel 1450 perfezionò la tecnica e si dedicò a un progetto gigantesco: stampare la Bibbia con la tecnica della stampa a caratteri mobili. Gli ci vollero 3 anni durante i quali impiegò fino a 20 collaboratori nella sua officina.
In questo periodo ne realizzò ben 180 copie (!!).
Oggi, delle 180 copie esistono ancora 48 edizioni complete, ognuna di esse vale circa 10 milioni di dollari.
Grazie a Gutenberg si può dire che la tipografia intraprese la strada dell’industrializzazione e della stampa moderna!
In un angolo della nostra tipografia, accanto alle recentissime macchine offset, conserviamo con rispetto i set di caratteri mobili e gli strumenti tipografici dei nostri predecessori. Ci ricordano ogni giorno come questo mestiere sia arrivato fino ad oggi attraverso una lunga sequenza di invenzioni e innovazioni!
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