È una fase cruciale nella realizzazione di una pubblicazione. Non serve solo a “unire” le pagine, ma contribuisce alla forma e allo “stile” del prodotto finale!
Ogni rilegatura ha caratteristiche uniche, e nella scelta della rilegatura vanno considerati numerosi fattori: la tipologia di prodotto, il numero di pagine, il pubblico a cui è destinato, il costo, la durabilità…
Le rilegature più comuni e utilizzate sono:
– punto metallico
– brossura fresata
– brossura cucita a filo refe
– a spirale metallica
Brossura a filo refe.
Una delle tecniche più utilizzate in editoria per rilegare i volumi è la rilegatura cucita o a “filo refe”.
Di ispirazione artigianale, ideale per libri e cataloghi, è una lavorazione che consiste nel cucire con un filo al centro i fascicoli dello stampato. Questi blocchetti di fogli, chiamati tecnicamente “segnature”, possono essere raccolti in ottavi, dodicesimi, sedicesimi, etc. a seconda del numero di pagine di cui sono composti.
Questo è un fattore importante per chi impagina, perché il volume dovrà quindi essere composto da multipli di questi blocchetti, e l’impaginazione dovrà essere progettata di conseguenza!
Punto metallico.
La rilegatura tramite doppio punto metallico consiste nell’unire insieme le pagine di un fascicolo mediante l’utilizzo di punti che vengono inseriti nella piega centrale delle pagine sovrapposte e quindi richiusi in modo automatico.
Questo sistema è particolarmente adatto per rilegare fascicoli, libretti, riviste e brochure. È semplice ed economico, ed ideale per la realizzazione di prodotti editoriali comuni con un numero di pagine limitato.
Infatti poiché i punti metallici devono tenere insieme tutto il volume, non si possono applicare a fascicoli troppo “spessi”, in quanto potrebbero rovinarsi o non chiudersi correttamente.
Tipicamente, in funzione anche del formato e del tipo di carta utilizzato, si possono rilegare con punto metallico fascicoli fino a circa 40 / 48 pagine!